WhatsApp: dal Giappone arriva l’incubo chiamato Momo
Mamma vuoi conoscere il mio amico MOMO…se mi dai il tuo telefono ti faccio vedere una cosa strepitosa!!! E’ così che una ragazzina di 10 anni, introduce l’argomento…. una serie di suoi amici, a seguito di una gita al mare gli hanno fatto visionare alcuni video, foto e messaggi di un personaggio con un viso orribile che li contatta su whatsApp e li spaventa moltissimo. Ma qual è lo scopo di introdurre questo personaggio nel mondo social che in pochi giorni fa il giro del mondo?
Si dice in giro che questo MOMO non sia pericoloso, ma che sia solo un macabro scherzo messo in giro da qualcuno per creare una nuova catena di Sant’Antonio, corredata da foto, al solo scopo di creare qualche grattacapo sul sistema di messaggistica più famoso al mondo ed ai suoi utenti. Viene presentata come una maledizione che sarà inflitta a chiunque non prosegua con la condivisione della stessa e purtroppo in tanti, per paura, non fanno che far girare la catena e dunque fare il gioco di chi realmente l’ha messa in origine in giro.
Ma in realtà, al di là della foto “ritoccata” che potrebbe creare un po’ di inquietudine, da accertamenti più approfonditi, pare dietro questo “simpatico” personaggio, si nascondano situazioni che di simpatico non hanno proprio nulla….
FUNZIONA COSI’: si viene contattati in genere da 2 numeri telefonici (+31 345102539;+521 6681734379) con un messaggio contenente la foto raffigurante una donna deforme e mostruosa e nel quale si invitati a girare questo messaggio a tutti i contatti della rubrica, per evitare di essere contattati dalla stessa e per evitare di incorrere in chissà quale maledizione. Se si prova a richiamare vi risponderà una voce registrata in varie lingue. Fin qui potrebbe sembrare un banale scherzo Horror, se non fosse per il fatto che diversi utenti si sono visti prosciugare il proprio conto telefonico, ritrovati con virus che hanno mandato in tilt i propri dispositivi e con ragazzini spaventati a cui spiegare lo scopo di questo stupido “scherzo”!!!! Il consiglio pertanto è quello di bloccare l’utente e non provare per nessun motivo a contattarlo visto che con molta probabilità la donnina venga utilizzata per compiere dei reati informatici già al vaglio della polizia postale.
Un ultima informazione: l’immagine di MOMO non è altro che una statua esposta al Vanilla Gallery di Tokyo.